Chi non visita la Sardegna per la prima volta sa bene che questa terra non è solo mare cristallino, spiagge di sabbia finissima, Costa Smeralda e movida: qui da scoprire c’è molto altro. Negli ultimi anni, però, siamo stati talmente tanto tartassati da questo concetto che la stessa “Sardegna insolita” – rappresentata da siti come Tiscali, Gorropu o la rassegna Autunno in Barbagia – è finita per diventare mainstream.
Sia ben inteso, nulla in contrario verso questi luoghi/eventi che meritano di essere visti almeno una volta nella vita ma questa volta vogliamo portarvi in alcuni posti nascosti per davvero, fuori dai principali circuiti e di cui difficilmente leggerete sulle solite guide.
Vi portiamo poco distante da Olbia, nel cuore della Gallura.
Radici antiche millenni
La prima tappa del nostro itinerario è l’Olivastro millenario di Luras, a 45 minuti di macchina partendo da Altré. Questo maestoso albero chiamato “Patriarca verde” ha, secondo le stime, tra i 3000 e i 4000 anni ed è lì a testimoniare quanto la natura possa essere più forte dell’uomo e resistente alle sue follie. L’albero è alto 14 metri, ha una circonferenza di quasi 19 metri ed è protetto da una staccionata che impone ai visitatori la giusta distanza per evitare di danneggiare quello che la natura ha pazientemente cresciuto attraverso i millenni. Nello stesso sito sono visitabili altri due olivastri, questa volta visitabili anche da sotto: uno di circa 2000 anni ed uno di oltre 500.
Durante il percorso fermatevi ad ammirare il panorama in uno dei punti panoramici sul lago del Liscia, invaso artificiale creato nel 1962 per approvvigionare d’acqua tutta la bassa Gallura, che dovrete necessariamente costeggiare per raggiungere il sito degli olivastri millenari.
Alla scoperta dei tesori archeologici
Ci rimettiamo in marcia in direzione di Calangianus, a soli 25 minuti di distanza, per visitare la Tomba dei Giganti di Pascaredda, risalente all’età del Bronzo medio – Bronzo recente (1700-1400 a.C.) ed in perfetto stato di conservazione. Arrivati nelle vicinanze del sito lasciamo l’auto e percorriamo per 15 minuti un facile sentiero immersi nel fresco della vegetazione fino ad arrivare alla tomba vera e propria, utilizzata originariamente come sepolcro collettivo ed ossario.
Tornati al punto di partenza ci spostiamo a 10 km di distanza nel comune di Tempio Pausania per visitare il Nuraghe Majori. La Sardegna è disseminata di queste tipiche strutture di forma tronco conica – ce ne sono circa 7000 – la cui utilità è ancora incerta ma questo nuraghe in particolare merita di essere visitato, oltre che per il suo ottimo stato di conservazione anche per la sua caratteristica che lo rende probabilmente unico: è un’oasi riproduttiva di chirotteri, pipistrelli tra i più piccoli al mondo, alti 6 centimetri e con apertura alare di 22, che ogni anno arrivano qui a metà aprile e migrano a ottobre insieme alla nuova generazione di cuccioli.
Al termine della visita al nuraghe ci spostiamo a piedi di poche decine di metri per goderci il meritato pranzo a base di piatti tipici locali nel grazioso ed economico punto di ristoro del sito.
Un bagno ristoratore
Dopo esserci rifocillati ripartiamo per l’ultima tappa della nostra giornata, quella più rilassante: le piscine naturali di Rio Pisciaroni, particolarmente godibili d’estate grazie al fatto che il livello del fiumiciattolo è molto basso e la temperatura dell’acqua mite. La condizione perfetta per un pic-nic prima di fare ritorno, stanchi ma soddisfatti, a Olbia.
Con il nostro tour alla scoperta della Gallura più nascosta speriamo di aver destato la vostra curiosità, al prossimo articolo!