Mangiare e BereWine experience: La Contralta

16/12/2021

Un passero
della casa di faccia sulla gronda
posa un attimo, al sol brilla, ritorna
al cielo azzurro che gli è sopra.
Confine – Umberto Saba

La Contralta è una piccola spiaggia a sud di Palau, all’ombra della Roccia dell’Orso. E’ da qui che prende il nome questa azienda giovane ma con un enorme bagaglio di esperienza alle spalle.
Il progetto prende vita nel 2019 con l’acquisizione di un podere con vigne di 18 anni a sud di Olbia e di uno stazzo a Palau dove vengono impiantati Vermentino e Cannonau ad alberello, metodo tipico della cultura degli stazzi, nel pieno rispetto della natura e del territorio.

Deus ex machina a capo del progetto è Roberto Gariup, enologo friulano arrivato in Gallura nel 2006. Di questo territorio si è innamorato al punto da mettere qui le sue radici professionali e personali portando con sè dalla sua terra di origine l’innata capacità di fare grandi vini. Ed effettivamente sono grandi le etichette che abbiamo di fronte.

Roberto ci porta a scoprire la nuova cantina di Enas e ci spiega che qui si vuole produrre “vini verticali, puliti, diretti” lavorando sapientemente sui vitigni tradizionali della nostra isola.
Ci spiega che non è vero, come spesso si crede, che il Vermentino è un vino che deve essere bevuto entro l’anno anzi, con le giuste tecniche in vigna ed in cantina se ne possono produrre di eleganti e longevi.

Alla base della filosofia produttiva de La Contralta c’è un’agricoltura sostenibile: i vini nascono da uve a coltivazione biologica integrata. Centro del progetto è il rispetto della natura, del paesaggio, del terreno e del frutto. Così come centrale è il granito che in questo territorio domina il paesaggio ma anche il suolo, regalando grande sapidità e mineralità che sono caratteristiche distintive dei vini galluresi.

Al termine del giro nella bella e nuova cantina, sospesi tra la modernità del design e la tradizione dei materiali utilizzati, ci sediamo a degustare il frutto del grande lavoro di Roberto e della sua squadra.

Immediatamente arriva la conferma di quello che ci è stato preannunciato: davanti a noi abbiamo una Sardegna diversa, non certo “piaciona” ma pensata in ogni suo minimo dettaglio. A partire dalle bottiglie serigrafate – bellissime – disegnate dall’archistar John Pawson e dai nomi dei vini, omaggi ad Umberto Saba.

Iniziamo con Fiore del Sasso, Vermentino di Gallura DOCG, che affina per la maggior parte in acciaio mentre un restante 20% in piccole botti di rovere francese di primo passaggio.

Proseguiamo con l’ultimo nato della cantina: Sicut erat, Isola dei Nuraghi IGT 100% da uve vermentino. Fermenta in anfora per 67 giorni a contatto con le bucce che vengono poi separate ed il vino viene rimesso in anfora per altri nove mesi. Qui i profumi di frutta gialla matura, fiori di mandorla, pasticceria e miele sono incredibilmente intensi.

Al Sol Brilla, probabilmente il manifesto di questa Cantina, è il prossimo vino in degustazione ed è un meraviglioso orange wine dal colore ambrato, da uve Vermentino. Dopo 15 giorni a contatto con le bucce, il vino ottenuto affina dodici mesi in legno e altri otto in acciaio prima di essere imbottigliato. Potremmo stare tanto a parlare di questo vino ma forse la cosa migliore è goderselo nel bicchiere, magari in compagnia di chi l’ha prodotto.

Si passa poi a L’ora grande, Cannonau di Sardegna Doc, che affina per sei mesi in botti di rovere di primo passaggio. Bellissimo il colore rosso rubino, al naso esprime piccoli frutti rossi, spezie ed un richiamo a sentori balsamici.

Chiudiamo la degustazione con M’illumino, Isola dei Nuraghi IGT da uve Carignano che affina in botte di rovere per 19 mesi. Il profumo è intenso, con sentori di rosa e fiori di rovo, la speziatura è leggera.

Agli amanti del vino che vogliono scoprire tutti i segreti de La Contralta suggeriamo la visita nella cantina di Enas, a 20 minuti da Altré. Qui è possibile vedere dove e come si svolgono tutte le fasi del processo produttivo: dall’arrivo delle uve fino al cuore dell’impianto dove vengono custodite le botti e le anfore.
Clicca qui per le indicazioni stradali.

Per chi vuole godersi un aperitivo al tramonto in una suggestiva cornice, magari dopo una bella giornata di mare, il posto giusto è lo stazzo di Capo d’Orso a Palau.
Clicca qui per le indicazioni stradali.

In entrambi i casi è opportuno prenotare chiamando il numero +39 349 6806547, scrivendo a visite@lacontralta.it o visitando il sito lacontralta.it
Instagram: @lacontralta

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